venerdì 6 aprile 2012

Su un piumone a righe



Tutta una vita da immaginare, su quel piumone a righe, con la testa su un cuscino di piume e l'ansia di chi di fronte ha una pianura enorme. Un punto e infinite direzioni da prendere. Tre punti e tre infinite direzioni da prendere.
Così un giorno di aprile su un piumino a righe ti senti addosso strane sensazioni, la prima la più grande... ti senti davvero l'amicizia addosso. Tre puntini su un piumino a righe, tre puntini su un piumino troppo piccolo per tutti quei sogni.
Ti senti il peso, il peso del futuro, il peso di chiedersi "dove saremo fra un anno?".
Ti senti l'angoscia della mancanza dopo la scoperta. "Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza."
Ti senti l'ansia di questo tempo che scorre così e tu non riesci a fermarlo, non riesci a viverlo tutto, vorresti fare e fare e fare.
Tre puntini con storie diverse, trascorsi diversi, luoghi lontani alle spalle, ma così totalmente uguali in quelle sensazioni.
E per quell'attimo scandito dalle righe del piumino senti di non essere sperduta e sola in quel labirinto che chiamano vita, ci sono almeno altri due puntini li con te a imboccare direzioni, a tornare indietro, a sbagliare e coraggiosamente camminare.
E un abbraccio forte a tre riassume tutto quello che ci accomuna.
E buona strada amiche, compagne, sognatrici.

Ci ho guadagnato il colore del grano.

Nessun commento:

Posta un commento