martedì 28 agosto 2012

e brucerei il trono. ...

Credo che ogni uomo dovrebbe avere quel sorriso lì, si penso proprio che ognuno se lo meriti.
Che poi chi ripartisce i sorrisi? Chi sta li a scegliere chi se lo merita e chi no? Ecco il punto, c’è qualcuno che sceglie chi può averlo quel sorriso li e chi non può averlo. Questo è il problema di tutto, c’è sempre qualcuno che sceglie per qualcun altro. Ma se qualcuno che sceglie deve proprio esserci a questo punto penso sia giusto far scegliere ad ognuno chi sceglie per se, così da non potersi lamentare dopo. Io per esempio se dovessi scegliere qualcuno che sceglie per me dovrei rifletterci un po’, non sceglierei mia madre che penserebbe solo al “mio bene”, mi ama troppo per aggiungere un po’ di rischio nella mia vita il che potrebbe diventare monotono, non sceglierei i miei migliori amici perché sono troppo condizionati dalle mie volontà e allora tanto vale scegliere soli, penso proprio che sceglierei il primo bambino incontrato per strada, a mio rischio e pericolo. Uscirei di casa verso le 17:30 percorrerei le strade che portano al parco giochi e li sceglierei il primo bambino e gli metterei nelle mani lo scettro della decisione. Si sarei felice così, almeno sarei consapevole che nella razionalità di un bambino è compresa una massiccia dose di casualità e imprevedibilità, ecco vorrei proprio che sia così, almeno le sue scelte giuste o sbagliate che siano sarebbero aleatorie. Però mi piacerebbe se qualcuno cedesse a me lo scettro della scelta della sua vita, perché in fondo l’idea del potere un po’ ci alletta sempre. La vera debolezza dell’uomo sta nel possedere possibilità, così tante, così disparate da non vederle, una giungla di possibilità nel quale perdersi e non afferrarne nessuna. Così scivolano fra le mani e inciampiamo in quello li che sceglie per noi, quello li a cui però lo scettro non l’abbiamo ceduto noi, quel furbo li che per fortuna o per particolari potenzialità si è trovato sul trono della nostra vita e a volte occupa troni di svariate vite.  Che poi, detto fra noi, fa anche comodo dire di essere distratto o confuso nella giungla così quel furbo li ha tutte le responsabilità, non che a lui interessi qualcosa, ma almeno abbiamo una scusa per giustificare la tristezza della nostra vita e non abbiamo mica intenzione di strappargli lo scettro.
Insomma il dunque è che se io fossi sul trono di svariate vite gli darei quel sorriso li, quello che non mostra tutta la dentatura, quello in cui i muscoli del viso sono rilassati, tipo quando un neonato sorride nel sonno, accennata espressione di paradiso.  Si penso che questo lo distribuirei volentieri, se non altro perché mi renderebbe allegra e serena incontrare tutta gente con quel sorriso stampato sul viso, si penso proprio che poi a un certo punto con quel sorriso potrebbero anche fregarmi lo scettro e io a un certo punto lascerei fare, si sarei davvero soddisfatta del mio operato e brucerei il trono.