sabato 23 aprile 2011

ed è tutto!

che musica! e non c'è altro oggi...
sorridere così spontaneamente senza un perché, come se ti ascoltassi, e questo suono ti piacesse davvero! e d'improvviso non senti più quella solitudine, quella consapevolezza che niente e nessuno può vibrare come vibri tu, può sentire ciò che senti tu, può capire "tu"!
Perché tu sei tutto intorno, e intorno ci sono le stesse finestre accese, ci sono gli stessi prati incolti, le stesse stelle, gli stessi irrigatori, le stesse buche, gli stessi svincoli, le stesse cicale, gli stessi passi, che da anni ti hanno fatto vibrare come le corde di una chitarra, che da anni sono stati il motore del tuo andare! E se dimentichi dove stai andando è perché hai tralasciato la parte fondamentale del tuo essere... ascoltare la musica che ti ha spinto a partire!
E quelle finestre accese, quei prati incolti, quelle stelle, quegli irrigatori, quelle buche, quegli svincoli, quelle cicale, ci sono sempre, ma dimentichi di osservarle, di respirarle! è strabiliante ritrovare la consapevolezza di saperti suonare, non ci sono spartiti, nè direttori d'orchestra, ci sei tu e tu.
Non importa cosa ne esce fuori, è naturalmente in armonia con il resto! Non esiste un senso, non esiste un traguardo, esiste solo una partenza e un pentagramma, la tua strada!
ed è tutto!

sabato 9 aprile 2011

Non c'era la mente



Che castello di sabbia la mente umana! così modellabile, così suscettibile, così fragile e influenzabile! Ho sognato di essere VERAMENTE incapace di intendere e di volere, secondo la definizione medica più corretta, ho sognato di essere effettivamente "matta" (non una scomoda, dichiarata matta!). Ho sognato di essere matta, romanticamente matta, non come una affetta da disfunzioni cerebrali, ma come qualcuno che non possiede un cervello...
Ho sognato di stare lì, sdraiata sulla soglia di un burrone, non cosciente che quella sensazione fortissima che provavo in quella instabile condizione fosse paura, ma stavo lì pronta a lanciarmi nel vuoto per capire di quanto il battito del mio cuore potesse accelerare! era una sensazione così forte, toglieva il fiato, seppur continuassi a respirare... l'ho fatto, un attimo, un salto, giù nel vuoto, un vuoto senza fine... il mio cuore esplose, mi invase il rosso... posai i piedi a terra, non avevo più un cuore!
Ma ero colma, inondata, invasa, di adrenalina, di sangue, ovunque, senza traboccare, senza vomitare... Correvo, carica di vita, incontravo volti al quale sorridevo, incontravo occhi che assaporavo, incontrai delle labbra...me ne appropriai!
toccavo, assaporavo, guardavo, gustavo, udivo, urlavo, senza intendere ciò che percepivo, ma raccoglievo e riempivo, nonostante fossi piena! Non c'era più un posto in cui incanalare tutti i miei sentimenti, e non avevo una centralina che li schematizzasse, erano solo miei e li vivevo con ogni parte del corpo, non ne sprecai neanche un granello!
Sentii una lama trafiggere lo stomaco, non cosciente che fosse dolore, infilai le mani nei tagli, esplorai la ferita ampliando quell'atroce sensazione, e piangevo, urlavo, ma qualcosa mi spingeva a continuare, a vivere ogni orrore... scovai la lama, con forza la estrassi! Non versai una goccia di sangue, continuava a stare lì, gonfio di ossigeno, macchiato da ogni percezione.
stava tutto li a darmi un colore.
Forse ho sognato di essere matta, non c'era la mente ad offuscare le sensazioni, non c'era la mente a cambiare i colori, non c'era la mente a frenarmi quando decisi di fare esplodere il mio cuore.
Non c'era la mente!

lunedì 4 aprile 2011

l'ansia di notti insonni

ed è in queste notti in cui, nonostante la stanchezza, il sonno non vuole sopraggiungere, in queste notti il tempo si blocca... è come se non chiudessi gli occhi per paura di svegliarti con un nuovo sole, un'altra nuova giornata, altre 24 ore in cui domandarti cosa stai facendo, cosa ne sarà di te, dei tuoi sogni, della tua vita...
è in queste notti che ti assale l'ansia di vivere, o forse l'ansia di non vivere abbastanza... e così gli occhi di un tunisino che cerca libertà, gli occhi di un giovane ragazzo che ha sfidato tutto perché quel tutto non era la sua felicità, quegli occhi sono quasi come un rimprovero per chi lascia che i giorni vadano, quegli occhi spaventano. Non sono le loro mani, i loro ipotetici gesti a fare paura, sono i loro occhi testimoni di coraggio e di cambiamento che terrorizzano chi non accetta che qualcuno gli ricordi quanto è schiavo di se stesso e di questo inferno che si è costruito, fatto di regole e bon ton, apparenza e sogni di altri...
è in queste notti che lotti con te stessa, perché non puoi permetterti notti insonni, la mattina dovresti essere fresco e riposato, eppure è come se il tuo corpo ti chiedesse di non essere pronto a questa quotidiana routine, è come se ti chiedesse di ribaltare le tue giornate, un po' come confondere il giorno con la notte! è in queste notti che senti la necessità di non muoverti col sole dritto in viso, lo stesso sole che rigenera ma spesso affatica e acceca, ma desideri ardentemente vagare al buio, alla ricerca magari di una cometa pronta a guidarti su qualche strada che non sai spiegarti, senza la certezza di ciò che troverai davanti a te, rischiando anche d'inciampare o di scontrarti con qualcosa, ma rivolgendo lo sguardo al cielo ritrovarlo sempre lì col suo firmamento...
è in queste notti che l'ansia di vivere col sole mi assale, l'ansia di dover ruotare in eterno intorno a qualcosa, di seguire sempre la stessa monotona orbita, di dipendere dall'energia di qualcos'altro... è in queste notti che amo il buio, amo il mio essere terra, consapevole di avere una luna che mi ruota sempre intorno, una luna che mostra sempre la stessa faccia, ma che è piena di cose da scoprire...
è in quest'ansia che mi auguro di scoprire l'altra faccia della luna, come con coraggio oggi c'insegna l'animo fresco e libero dei giovani tunisini, che assaporano il gusto del vento...