mercoledì 8 febbraio 2012

di umana bellezza.



corre sui prati e bianco corallo e pensieri di luglio. sogni di terre libere, sogni di arcobaleni, a ricordare i risvegli gioiosi di primavera, come un pesce libero dalla sua boccia, come un albero dalle forti radici piantato e nulla a scalfirlo.
ritratti dipinti a mano sono i suoi ricordi, colori cangianti stesi con fatica a dedizione, ritratti che prendono vita fra le culle che passano da generazione in generazione, e quel legno che ha la stessa età dei suoi figli quando a dargli comodità era quell'uomo a cui aveva dato la sua vita. Dunque sogni rossi di amore, l'amore di chi si dona incondizionatamente e sopporta umori e malumori, amore di chi resiste alla pochezza materiale di un luogo che trabocca di se stesso.
Aria, questa vita è aria, che gonfia i polmoni e le vele di questo panfilo che non conosce terre, che non teme argini, ma solo andare e andare e solcare i terreni più lontani a distanza nulla dai propri baricentri.
Guardala l'emozione che prende forma come raggi su quel viso, e nessuna vergogna di mostrare pieghe ad ogni sorriso, sono canali che per anni hanno trasportato gocce di quotidianità e oggi trasportano come una biga su territori montuosi chi incrocia quella sua fattezza.
Se non fosse per quei suoi capelli color cenere, potrei pensare che a sfidare tale vento di vita sia una creatura divina, ma nulla è più bello di ogni imperfezione umana, di ogni piaga che con naturalezza racconta questo lungo cammino.
è tingersi di umana bellezza.
e ditelo al mondo che voglio quel viso, quello sguardo, quel delicato sorriso.


(foto di Manuela Antonucci)

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