lunedì 21 novembre 2011

aiuola / mondo / vita.



Eppure siamo al mondo, eppure ogni giorno ci svegliamo e "facciamo"... l'importante è fare!
Nelle aiuole del mio giardino rigogliosi gli oleandri si innalzano d'estate, sotto foglie palmate che si lasciano attraversare dalla luce del sole, rose rampicanti adornano i contorni avvinghiandosi alle ringhiere in cerca di sostegno, negli angolini più isolati dove la gozzoviglia di piante prepotenti non ha ancora invaso il terreno sbocciano timide le piccole violette approfittando dei pochi raggi che riescono ad accarezzare anche la terra.
Ogni giorno si consuma nel mio giardino una fervida gara per chi si accaparra più acqua, per chi riesce ad affondare le radici più giù e più in la, per chi può aggiudicarsi il predominio dell'aiuola.
Ogni giorno il mio giardino si conforma al mondo, ogni giorno l'aiuola è un'enciclopedia di questa umanità così sola, avida, egoista.
Non c'è azione che un uomo faccia se non dettata da una sua necessità, da un suo malessere o benessere, da un suo piacere, da un giovamento personale.
Anche quella che per l'umanità può sembrare una spinta altruista in realtà è un desiderio, quello di veder felice un'altra persona perché fa felice noi stessi. NOI STESSI! E non c'è differenza fra un servo e un padrone, fra un santo e un impostore, fra un assassino e un medico... Ognuno agisce per la sua felicità.
La differenza sta nella differenza di felicità, alcune sono legali, altre meno... alcune sono ingiuste, altre sono reputate per la maggioranza squallide.
Ma per quanto questo possa sminuire ogni nostra azione, siamo tutti uguali, tutti maledettamente egoista!
E io... agisco per la mia felicità, niente di più.

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